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Ogni giorno, le ricercatrici e i ricercatori della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) affrontano una nuova sfida: rispondere, in maniera tempestiva, alle esigenze di una società in continua evoluzione, offrendo soluzioni concrete a problemi e necessità emergenti. Il risultato del loro lavoro si traduce in oltre 600 progetti condotti, annualmente, nell’ambito della Ricerca applicata e Servizi.

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Voci dalla ricerca - Il podcast della SUPSI SUPSI

    • Bildung
    • 5.0 • 1 Bewertung

Ogni giorno, le ricercatrici e i ricercatori della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) affrontano una nuova sfida: rispondere, in maniera tempestiva, alle esigenze di una società in continua evoluzione, offrendo soluzioni concrete a problemi e necessità emergenti. Il risultato del loro lavoro si traduce in oltre 600 progetti condotti, annualmente, nell’ambito della Ricerca applicata e Servizi.

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    PATI: per un patrimonio ticinese accessibile a tutti

    PATI: per un patrimonio ticinese accessibile a tutti

    PATI - Patrimonio Accessibile. Territorio Inclusivo - è un progetto di ricerca applicata SUPSI che valuta l’accessibilità del patrimonio ticinese proponendo misure d’intervento per favorire una fruizione inclusiva, al fine di permettere alle persone con disabilità di vivere esperienze multisensoriali.
    In Svizzera gli spazi all’aria aperta accessibili a persone con disabilità sono pochi. PATI osserva le disabilità da più punti di vista: il concetto di accessibilità non concerne infatti unicamente l’assenza di barriere architettoniche, bensì tiene conto anche di disabilità visive, uditive, intellettive che toccano, ad esempio, l’apparato informativo di un itinerario.
    Tramite la creazione di un gruppo operativo composto da persone con disabilità diverse e istituzioni culturali, il progetto propone la valutazione dell’accessibilità di questi luoghi e la redazione di piani di accessibilità ideali atti ad individuare criticità e opportunità di sviluppo.
    PATI è un esempio caratteristico della multidisciplinarità SUPSI: oltre all’Istituto design (IDE) del Dipartimento ambiente costruzione e design (DACD), vi partecipano anche il Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale (DEASS), il Centro competenze bisogni educativi, scuola e società (BESS) del Dipartimento formazione e apprendimento (DFA) e l’Accademia Teatro Dimitri (ATD).
    Partecipano alla puntata Marta Pucciarelli, ricercatrice presso l’IDE e coordinatrice di PATI, e Demis Quadri, docente-ricercatore presso l’ATD.

    • 10 Min.
    Tecnologia fotovoltaica integrata: una spinta con BIPVBOOST

    Tecnologia fotovoltaica integrata: una spinta con BIPVBOOST

    BIPVBOOST è un progetto europeo finanziato da Horizon 2020 che coinvolge venti partner, tra cui la SUPSI. Scopo principale, sviluppare la tecnologia fotovoltaica integrata negli edifici (Building Integrated Photovoltaics - BIPV) per favorire la produzione di energia rinnovabile nel settore edilizio.
    Nonostante si siano fatti notevoli passi avanti a livello tecnologico e vi siano molti prodotti disponibili sul mercato, la competitività economica dei sistemi fotovoltaici integrati è uno degli aspetti essenziali per favorire la penetrazione sul mercato. A confronto della tradizionale tecnologia, per la Commissione europea il loro costo andrà ridotto del 70% entro il 2030. Un obiettivo nel quale si inserisce il progetto BIPVBOOST, all’interno del quale la SUPSI è attiva nel dimostrare nuovi prodotti, sistemi industriali, processi e soluzioni disponibili per colmare il divario tra il potenziale effettivo e l’attuale mercato.
    Il progetto, iniziato nel 2018 e la cui conclusione è prevista per la primavera 2023, ha permesso di raggiungere gran parte degli obiettivi prefissati. Quali sono nel dettaglio? Come potrebbe svilupparsi ulteriormente il BIPV e quali sono le sfide future del settore, in un momento storico particolare per l’energia solare ed il settore edilizio?
    Presentano il progetto il professor Francesco Frontini e il ricercatore Pierluigi Bonomo, entrambi attivi presso il “Settore edificio” dell’Istituto sostenibilità applicata all’ambiente costruito (ISAAC) della SUPSI.

    • 10 Min.
    Responsabilità sociale delle imprese (CSR) nelle commesse pubbliche in Ticino

    Responsabilità sociale delle imprese (CSR) nelle commesse pubbliche in Ticino

    La Legge sulle commesse pubbliche in vigore in Ticino dal 2020 ha introdotto la responsabilità sociale delle imprese (CSR) come criterio di aggiudicazione nell’assegnazione degli appalti: una primizia a livello nazionale ed internazionale.
    Al fine di certificare la sensibilità delle aziende nei confronti di ambiente, società ed economia, il Dipartimento delle finanze e dell’economia del Canton Ticino (DFE), in collaborazione con la Camera di commercio Cantone Ticino (CC-TI), si è rivolto alla SUPSI per individuare i criteri oggetto della valutazione ed elaborare un sistema misurabile e trasparente nei confronti delle aziende che concorrono agli appalti.
    Il risultato, dopo un’attenta analisi delle iniziative adottate dagli altri governi e della letteratura, è uno strumento calibrato sulla cultura imprenditoriale e aziendale ticinese. Oltre ad aver definito il criterio di CSR e predisposto l’apparato informativo, il progetto ha sviluppato un sistema per la redazione di un rapporto di sostenibilità semplificato per aiutare le aziende a definire il proprio posizionamento rispetto ai 30 indicatori selezionati.
    Partecipano: Walter Bizzozzero, Responsabile del Centro di competenza in materia di commesse pubbliche della Repubblica e Cantone Ticino, e Jenny Assi, Docente-ricercatrice senior presso il Centro competenze management e imprenditorialità del Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale (DEASS) della SUPSI.

    • 10 Min.
    SUPSI e Geomag: la sostenibilità nel mondo del giocattolo

    SUPSI e Geomag: la sostenibilità nel mondo del giocattolo

    “XI” è una plastica riciclata, ricavata a partire dagli scarti del legno. Nata da una collaborazione tra Geomagworld e la SUPSI, in futuro sarà impiegata nella produzione dei famosi giocattoli educativi con una riduzione dell’impatto ambientale.
    Un’azienda attiva nel settore del giocattolo non può non preoccuparsi dell’impatto che il prodotto e la produzione industriale hanno sul pianeta. Partendo da questa convinzione e dalla volontà di orientare la propria attività verso l’economia circolare, Geomagworld si è rivolta all’Istituto di ingegneria meccanica e tecnologia dei materiali (MEMTi) del Dipartimento tecnologie innovative (DTI) per l’ingegnerizzazione di un materiale che sostituisse la plastica attualmente in uso.
    È stato così ideato “XI”, un materiale di polipropilene riciclato realizzato con la farina di legno che, oltre al requisito ecologico, rispetta i severi criteri di sicurezza dettati dall’industria del giocattolo.
    Lo sviluppo di “XI” ha visto anche il coinvolgimento dell’Istituto sistemi e tecnologie per la produzione sostenibile (ISTePS) del DTI per la valutazione degli impatti ambientali legati alla produzione, alla trasformazione e all’approvvigionamento dei materiali impiegati.
    Partecipano: Andrea Castrovinci, Responsabile del Laboratorio di ingegneria dei materiali polimerici presso il MEMTi, Alessandro Fontana, Docente-ricercatore c/o l’ISTePS, e Filippo Gallizia, General Manager di Geomagworld SA.

    • 12 Min.
    Sostenibilità nella Ricerca applicata SUPSI: evoluzione e sfide future

    Sostenibilità nella Ricerca applicata SUPSI: evoluzione e sfide future

    Come si è evoluta l’attenzione nei confronti della sostenibilità nella Ricerca applicata SUPSI e quali le sfide ad essa correlate? In questa puntata, “Voci dalla ricerca” inaugura un ciclo speciale dedicato allo sviluppo sostenibile, tema al centro delle iniziative per il 25esimo della Scuola.
    Sin dalla sua nascita, la SUPSI ha dedicato un’attenzione particolare alla sostenibilità, fungendo da pioniera in alcuni settori e guadagnandosi una posizione di rispetto in Svizzera e in Europa. Un impulso dato dalla storia, ma anche da Consiglio e Direzione che, con lungimiranza, hanno puntato sull’interdisciplinarità e sull’inserimento del tema nei diversi gruppi di ricerca. Un’evoluzione che ben conosce Giambattista Ravano - già Direttore della Ricerca, dello sviluppo e del trasferimento di conoscenza SUPSI - passato al beneficio della pensione a maggio 2022.
    Al suo successore Emanuele Carpanzano è invece affidata la riflessione sul presente e le sfide future in ambito sostenibilità; sfide globali che la ricerca dovrà essere in grado di cogliere, contribuendo con il suo operato a trovare le migliori soluzioni, lavorando in rete con attori nazionali ed internazionali. Le tematiche prioritarie sono e saranno dettate dai bisogni di economia, società, istituzioni e aziende, con un’attenzione particolare all’ambiente e al cambiamento climatico.
    A questa puntata introduttiva, seguiranno quattro episodi dedicati a progetti di ricerca sulla sostenibilità nelle sue diverse dimensioni.

    • 11 Min.
    Robotica collaborativa e intelligenza artificiale

    Robotica collaborativa e intelligenza artificiale

    A differenza dell’automazione e dei robot convenzionali, che di solito sostituiscono i lavoratori, i robot collaborativi sono in grado di operare a stretto contatto con l’uomo. I vantaggi del loro impiego ben emergono da due progetti in corso presso il Dipartimento tecnologie innovative (DTI).
    Grazie alla loro flessibilità, facilità di programmazione e al costo relativamente basso, i robot collaborativi trovano un impiego ideale presso le piccole/medie imprese, realtà che, tuttavia, hanno meno accesso a queste tecnologie per la mancanza delle competenze necessarie per lo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale. A loro si rivolge il progetto “KITT4SME” che mira a creare pacchetti di soluzioni basati sull’intelligenza artificiale che possono supportare diverse attività e l’interazione uomo-robot. Presenta il progetto Andrea Bettoni, Docente e ricercatore senior presso l’Istituto sistemi e tecnologie per la produzione sostenibile (ISTePS).
    Alessandro Giusti, Prof. di intelligenza artificiale per la robotica autonoma presso l’Istituto Dalle Molle di studi sull’intelligenza artificiale (IDSIA USI-SUPSI) presenta invece “Selecting Objects on Conveyor Belts Using Pointing Gestures Sensed by a Wrist-worn Inertial Measurement Unit”. Il progetto fornisce supporto agli operatori dell’ambito logistico per selezionare pacchi su nastri trasportatori puntandoli con un dito, grazie ad un braccialetto. Un approccio vantaggioso, basato su un’infrastruttura relativamente semplice.

    • 11 Min.

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