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Se non utilizzi ancora il POS per la tua attività ora non hai più scuse. Dall'operazione Cashback alla lotteria degli scontrini, passando per il credito d'imposta del 30%, l'adozione del POS non è più differibile.

Per i forfettari è d'obbligo fare la verifica di fine anno per monitorare il tetto massimo di incassi consentito.

Dove reperisci le informazioni che servono veramente alla tua attività? Ascolta i miei consigli.

Approvato il contributo a fondo perduto per imprese e professionisti. Quanto potrò richiedere per la mia attività? Ecco come fare il calcolo di quanto ti spetta.

Il Decreto Rilancio ha istituito un contributo a fondo perduto da corrispondere a quasi tutti i soggetti titolari di partita IVA.

Sono ammessi alla richiesta del contributo i soggetti che rispettano questi due requisiti:
avere realizzato nell’anno 2019 un fatturato non superiore a 5 milioni di euro
avere avuto un fatturato ad Aprile 2020 di almeno il 33% inferiore rispetto al fatturato di Aprile 2019

Il contributo viene calcolato applicando una percentuale sull’importo che rappresenta la differenza di fatturato tra Aprile di quest’anno e Aprile dello scorso anno.

In ogni caso l’importo del contributo spettante non potrà essere inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per gli altri soggetti.

Ne parliamo in questa puntata https://bit.ly/2yOTA2m

Puoi non versare l’IVA scadente a maggio se il tuo fatturato di aprile è sceso di almeno il 33% rispetto allo scorso anno. Scopri come utilizzare questa possibilità.

Se il tuo fatturato di aprile è diminuito di almeno il 33% rispetto al fatturato di aprile dello scorso anno, puoi sospendere il pagamento dell’IVA che scade il prossimo 18 maggio.
Pagherai quanto dovuto al 30 giugno, anche in cinque rate mensili.

Sono però in arrivo importanti novità con una ipotetica proroga sino al 16 settembre.

L’attività è ferma per Coronavirus e non riesci a pagare l’affitto del tuo locale? Puoi decidere di sospendere il pagamento del canone ma anche rinegoziare il contratto di affitto.

Le difficoltà economiche di questo periodo portano a dover fare delle scelte drastiche.

Tra le spese fisse quella dell’affitto è tra le più consistenti.

L’inquilino non può decidere unilateralmente di ridurre il canone di affitto e neppure d’interromperne il pagamento.

Le soluzioni realmente praticabili sono solo queste:
sospendere il pagamento del canone di affitto
rinegoziare il canone di affitto

Queste due azioni vanno messe in atto coinvolgendo il proprietario dei locali e facendo le opportune comunicazioni.

Ascolta (o leggi) tutte le puntate https://www.cartello.it/category/podcast/
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