La gorgogliante base funk di ‘Wesley’s Theory’ apre il sipario su una lucida analisi del crollo del sogno americano, cuore di un disco politico ed esistenzialista dove il gusto per la melodia viene usato da Kendrick Lamar per acuire il senso di minaccia. Il rapper si affida ora ad uno sterminato archivio di sample, ora ad una live band per dare forma alla poderosa sostanza di uno storytelling che fa di To Pimp a Butterfly uno dei punti più alti dell’hip-hop del nuovo millennio.